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ILARIO ALICANTE: RITORNO DA DìBEAT, RITORNO ALLE ORIGINI

Attesissimo ottavo appuntamento con ‘SUONO’, con Dìbeat, con la musica. Non poteva mancare una vecchia conoscenza che non ha mai saltato un appuntamento col pubblico calabrese, un artista che non poteva mancare per la rassegna che incorona Dìbeat leader indiscusso della scena house catanzarese. Ilario Alicante torna a far furore in quel di Soverato.

Ilario, siamo felicissimi di riaverti qui, raccontaci qualcosa di te, intanto da dove vieni?

“Sono nato a Livorno ma vivo a Berlino da 8 anni”.

Abbiamo avuto qui ospite Giuliano Lomonte e anche lui vive a Berlino, vi vedete ogni tanto?

“Certo, Giuliano è un mio grande amico”.

Perché anche tu a Berlino?

“Mi sono trasferito in Germania perché sentivo il bisogno di andar via dall’Italia, allora avevo 20 anni. Volevo cambiare un po’ aria, ero in cerca di nuovi stimoli e l’epicentro per la musica che piaceva a me a quel tempo si trovava lì, così decisi di andar via da solo”.

Sei stato qui per la prima volta nel 2009, all’inizio della tua carriera suonando al ‘il Blu’. Si tratta dunque di un vero e proprio ritorno alle origini, sei contento di ritornare in casa Dìbeat?

“Molto. Loro mi hanno visto veramente crescere, infatti mi piace molto mantenere i rapporti con le persone con cui c’è un feeling. Mi sono sempre trovato benissimo, mi hanno sempre trattato nel migliore dei modi e ho mantenuto questi rapporti negli anni, infatti ho suonato altre volte qui. Oggi in particolare penso sia stata la miglior volta da quando lavoro con loro”.

Quanto sei diverso a 8 anni fa a livello personale e musicale?

“Parecchio. La cosa che non è cambiata è la voglia di divertirsi perché quello che io voglio mantenere in quello che faccio è il divertimento. Ho iniziato a fare il deejay perché mi divertivo in pista, pensavo di far divertire le persone in consolle e continuerò così finchè sarò in grado di divertirmi e di far divertire la gente, perché se il deejay si diverte lo trasmette alle persone. Semmai un giorno questo sfumerà o diminuirà smetterò. A livello musicale ci sono state delle evoluzioni, tante cose mi hanno ispirato e ho cambiato la mia lega musicale nel corso degli anni però la costante è sempre la voglia di fare bene e coinvolgere”.

Mi hanno colpito molto i sorrisi del pubblico, la loro gioia e tutte le mani in aria quando hai suonato una tua traccia. Che effetto ti fa?

“A me fa sorridere, quando metto un mio disco o ancora meglio la gente me lo chiede si crea un qualcosa di speciale, bellissimo e sono felice di questo. Son contento che quello che faccio sia apprezzato”.

Cio’ significa che arrivi alla gente.

“Se arrivo non lo so. Principalmente a livello musicale mi adatto ai posti dove sono: se suono in un festival o in locale che sia più piccolo o di grande capienza, ci sono ambienti e persone diverse, e senza tradire il mio gusto mi adatto”.

C’è un collega con cui ti senti particolarmente affine?

“Sembrerà scontato e prevedibile, ma Sven Väth per me è ‘Il DJ’, colui che sa. Mette il disco giusto al momento giusto nel posto giusto, per me è un esempio”.

E’ stato anche lui una ragione che ti ha spinto in Germania?

“Non lo so, magari è un caso, anche se nella vita nulla accade per caso”.

Come va l’avventura con la tua etichetta “Deep Moves”?

“L’avventura con la mia etichetta è iniziata da non molto tempo, sentivo l’esigenza di spingere dei ragazzi giovani che sono intorno a me che stanno facendo musica di qualità e anche il bisogno di creare la mia crew e di proporre quello che questi ragazzi producono per trasmettere agli altri quello che fanno. Mi focalizzerò in questo nei prossimi anni”.

Paolo Voci a cui non sfugge niente, mi raccontava di Salvo Castelli, aka SLV, che tu stai lanciando. Ti va di condividere con noi qualche dettaglio?

“Lui è prima di tutto un amico, inoltre viviamo in casa a Berlino insieme ormai da due anni. Sentendolo suonare e stando a contatto con lui ho subito pensato della sua musica che è di gusto, avanti e secondo me lui è un grande deejay e lo sto producendo per questo”.

Hai qualche lavoro in uscita?

“C’è un EP che uscirà settembre sulla mia etichetta, dopodichè ne farò un altro su Drumcode per Adam. Queste sono le prossime uscite a livello discografico, per il resto andrò in giro a suonare”.

Grazie Ilario e torna presto!

 

Dora Dardano

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